lunedì 26 novembre 2012

Distorsioni



?Alos / Xabier Iriondo

ENDIMIONE

2012 - Brigadisco Records 
?Alos – Xabier Iriondo “Endimione” (Brigadisco Records # Vivamente consigliato da DISTORSIONI

Torna a stupirci con la sua distorta sperimentazione Xabier Iriondo. Ad aggiungere pathos e consistenza emotiva al suo nuovo progetto c’è Stefania Pedretti, ?Alos, voce graffiante e grinta coriacea già incontrata negli Ovo, nel progetto Allun, ma anche nell’ultimo pregevole lavoro dello stesso Xabier,“Irrintzi”, nel brano The Hammer. E davvero ci viene consegnato un album di grande impatto evocativo e visionario. Costernato di inserti elettronici e distonie che pungolano come lame e schiaffeggiano i nostri sensi, frame e campionamenti che ci riportano indietro nel tempo, fino a riscoprire l’odore acre della terra d’origine, fino a rivedere in un sofferto viaggio a ritroso il nostro cammino esperienziale di affanno e tormento. E’ un vortice che richiede immersione e risucchia l’anima nelle sue spire. Secco, scandito, sferzante. Eppure violentemente coinvolgente, aspramente familiare, amaro e infervorato. Come un ritorno a casa dopo una fuga, come un’ineluttabile constatazione, come una resa sofferta. Suoni cavernosi e opprimenti persi in gocciolanti delay e poi pause raggelanti più cupe dell’ombra a saturare ed enfatizzare attesa e smarrimento.

Otto tracce che ci prendono letteralmente a scudisciate lungo un percorso che sembra espiatorio e masochisticamente liberatorio. Scosse elettriche, energia primordiale, ferinità palpitante inGeorges Gabory,  stille di espressività pneumatica nel declamato Marguerite Jamois in cui il verso e la mimica onomatopeica diventano forma di linguaggio universale e penetrante. L’essenza della crudità e della spietatezza Artaudiana. La glossalia che frantuma il linguaggio per trovare forme di comunicazione che anticipano la parola e la imprimono sotto pelle. Opposizione di durezza (kras) e delicatezza (monis) come nelle danze ritmate e trasmutanti dei balinesi. Catturare il palpito e lo scintillio, la tensione vibrante e il magnetismo che scandisce ogni attimo per ispessire la drammaticità espressiva e comunicativa. Ed in questo si riesce brillantemente. La bramosia e l’impellenza di un sentire amplificato. Tracciare il contorno dei pensieri con passaggi violenti e frenetici, rompendo le righe dell’ordinario.

Una grandissima prova di teatralità musicale è incarnata nella voce di ?Alos nella struggente e magistrale Genica Atanasiou. Un omaggio commovente che ci restituisce l’integrità del sentire di Antonin Artaud pur ?Alos – Xabier Iriondo “Endimione” (Brigadisco Records senza aver mai letto un suo passo a aver assistito a nessuna messa in scena dei suoi copioni. Tangibili e viscerali sono il suo senso instancabile di rivolta, il suo tortuoso senso della ricerca. L’estetica di uno dei più grandi e controversi geni del secolo scorso è soddisfatta nel far scorrere emotivamente la sua opera e il suo pensiero senza doverlo motivare. Artaud è raccontato mirabilmente negli opposti che ne riassumono il doppio metaforico: violenza come efficacia, frenesia parossisitica e carnalità come sete, dissacrazione e spietatezza come estremo tentativo di dare volto ai pensieri e renderli tangibili, sofferenza e dolore per incidere la poesia e provare a possedere l’ineluttabile.
Romina Baldoni

venerdì 23 novembre 2012

Endimione



?Alos/Xabier Iriondo "Endimione"
300 copie l.e. Transparent Vinyl
order to Brigadisco rec.
booking: Interbang

now in streaming on http://www.shiverwebzine.com/2012/10/29/alosxabier-iriondo-endimione-2012-brigadisco/

domenica 11 novembre 2012

Endimione

you can see the our video-clip from the single "Georges Gabory" 


and listen the Album in Streaming on Shiverwebzine
http://www.shiverwebzine.com/2012/10/29/alosxabier-iriondo-endimione-2012-brigadisco/
"Endimione” è un’idea acuta che si lascia attraversare da deliri, per sfondare i limiti della percezione, per creare una prospettiva diversa. “Endimione” è una creatura piena di incubi fatti del tessuto di una poesia in rivolta contro se stessa, di pensieri e grida dalla potenza schiacciante. Un disco che conficca il chiodo della sua insofferenza nella carne del mondo e lo fa con uno slancio che dimostra la profonda onestà dei suoi autori, affrontando la vita a muso duro, per piegarla alle logiche dell’impossibile. Urge il caos, la terra trema sotto i nostri piedi. Endimione è arrivato.


ENJOY THE HELL